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Seconda stazione

Indirizzo Via A. Ceri 3
59100 Prato (PO)
WWLocator JN53MV
Periodo Agosto 1994
Febbraio 2005
Radio HF Kenwood TS 940S/AT
Icom IC 756-pro
Antenne HF Hy-Gain TH3 3el 10/15/20
Verticale per 40m e dipoli WARC
Radio VHF Kenwood TM732
Kenwood TH77
Icom IC-271A
Icom IC-820
Italtel MB45
Antenne VHF Collineare V/UHF
Tagra 10 el. per VHF
Accessori TNC KAM All Mode
Tnc e modem packet
Computer vari

Packet imperat

Nel 1994 ho cambiato casa, sempre rimanendo in ambito pratese: ancora una volta si trattava di un condominio, ma rispetto all'abitazione precedente c'erano non pochi vantaggi, visto che la casa era all'ultimo piano, con tanto di mansarda e terrazzo dedicato sul tetto. Una vera goduria! Le discese coassiali erano lunghe appena 10 metri (l'altezza delle antenne).

Le antenne
Le antenne

Anche lo spazio a disposizione per le radio era aumentato ed in pratica avevo a disposizione una buona parte della mansarda. Purtroppo però dovetti accontentarmi per le antenne: infatti, non mi fu possibile installare un traliccio adeguato e mi ritrovai nuovamente a mettere su dei pali per sorreggere la fedele TH3 ed altri ammennicoli che nel frattempo avevo messo su. Insieme a mio padre costruii una gabbia per il rotore in modo da poter aggiungere con tranquillità anche la direttiva per le VHF senza timore di danni al rotore (che infatti ancor oggi, a distanza di oltre 15 anni, funziona egregiamente).

Naturalmente non è tutto oro quello che luccica: la nuova abitazione presentava almeno due problemi:

Nonostante tutto, la mia attività radio si stava rivolgendo verso altri fronti ed in particolare verso il packet: all'epoca Internet e la posta elettronica non erano così diffuse e l'unica alternativa era la rete BBS telefonica che però costava sia dal punto di vista degli apparati (modem) che di scatti telefonici. Il packet radio era pertanto una valida alternativa per noi radioamatori: ben prima delle email era possibile inviare messaggi di posta elettronica dall'altro capo del mondo, nonchè scambiarsi software usando il famoso YAPP. Il mio compagno di avventura iniziale fu il mitico TNC KAM.

Il packet ben presto divento parte centrale della mia attività di radioamatore: dato che non avevo la possibilità di impiantare un BBS o comunque una stazione automatica (un solo PC a disposizione: era l'epoca del QEMM e DeskView per cercare di far girare più task DOS in contemporanea), mi impegnai nella gestione del BBS locale IK5MEP.
Dopo qualche anno scoprii un altro passaggio affascinante: il TCP/IP. Phil Karn KA9Q aveva infatti scritto un programma per implementare i protocolli TCP/IP su canale radio AX.25: sebbene per molto tempo avessi avuto a disposizione questo software (insieme ad un indirizzo IP dedicato, il 44.134.208.143 corrispondente a ik5pwc.ampr.org), non mi ero mai dedicato a questo oggetto anche perchè ... non ci capivo un tubo! Non capivo a cosa servissero i numeri, cosa fosse l'ARP, perchè c'era la subnet mask ed un sacco di altre cose.

Stazione Tcpip
Schema della stazione TCP/IP

La svolta arrivò quando vidi che era possibile collegare dei programmi tipicamente internet (browser e posta elettronica, ancora sul fido Windows 3.11) in modo da usare il canale radio alla stregua di una connessione Internet (naturalmente solo con altri radioamatori e non con la Internet che nel frattempo si era un po' più diffusa). La "luce" mi fu mostrata da IK5PVX, un pioniere in Toscana.
Il passo fu breve: in poco tempo misi insieme un PC di recupero, sul quale installai e configurai il programma JNOS per l'implementazione del TCP/IP: questo "server TCP/IP" era a sua volta collegato via radio con il BBS IK5MEP (dal quale ricevevo tutto i "bollettini" - una sorta di newsgroup tra i radioamatori). Tutto il sistema rimaneva acceso soltanto alcune ore al giorno perchè ai miei genitori non piaceva molto l'idea di avere un apparato sempre collegato (sicurezza e costi).
Il server (tng.ik5pwc.ampr.org - 44.134.210.17) era a sua volta collegato con linea seriale e protocollo SLIP al computer "principale" sul quale leggevo i bollettini usando tipici programmi Internet (ed in particolare la fantastica suite Netscape - Browser e client di posta): avevo anche messo in piedi alcune pagine WEB che altri radioamatori dotati di sistema TCP/IP potevano vedere dai loro browser.
Una delle cose più belle del mio server TCP/IP era sicuramente il trasmettitore: si trattava di un Italtel MB45, un ex radiotelefono mobile (l'antesignano dei moderni cellulari) modificato per poter essere usato come trasmettitore UHF con programmazione diretta da parallela. Da notare che la velocità di collegamento radio era di 1200 bps (ovviamente half duplex) che comunque, per l'epoca, non era niente male!

Il parco antenne
Vista ravvicinata

Per molto tempo mi divertii con questa stazione digitale: ovviamente ci furono delle evoluzioni, a partire dal collegamento tra i computer che da linea seriale diventò una rete Ethernet in cavo coassiale: ricordo ancora quanto impazzii per far funzionare le schede di rete che all'epoca avevano costi ancora elevati.

Con l'andare del tempo però le cose cambiarono (2002/2003): Internet si diffuse a tal punto da rendere sicuramente antiquato un collegamento a 1200 bps su una rete che ormai iniziava a manifestare dei limiti strutturali (uso di un protocollo "dedicato" come l'AX.25, difficoltà di usare velocità superiori a causa dei limiti del canale radio, ecc ecc.); senza poi contare che verso la fine degi anni 90 iniziai ad occuparmi seriamente di reti di computer (avevo finalmente imparato il TCP!), rendendo il mio server DOS decisamente obsoleto.

Icom IC 756 pro
Il nuovo trasmettitore HF

Ed è da allora che ho abbandonato la parte "digitale" riscoprendo la classica attività del radioamatore, ovvero dedicarsi ai collegamenti radio (siano essi HF, VHF, SSB, CW, ATV o quant'altro), dato che la mia passione per le reti di computer è decisamente appagata dal mio lavoro e dai miei server internet casalinghi (uno dei quali è ospita queste pagine!). Sulla base di questa rinnovata spinta, ecco arrivare il mio secondo RTX per le HF: un Icom IC-756PRO.

Un'ultima nota di colore: questa stazione ha avuto anche la "fortuna" di essere visitata (anche se solo parzialmente) da un fulmine! Fortunatamente tutte le radio erano completamente scollegate e quindi non ci sono stati grossi danni a parte un modem ed un alimentatore di PC. Le antenne, a parte la verticale per le VHF posta in cima al mast, non hanno subito nessun danno (tant'è che sono ancora in servizio).

© IK5PWC Luca